Ombre inavvicinabili...

...che riflettono sulle identità del mondo

di Andrea Basci

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Foto: Andrea Basci, scattata a Chiuro (SO)

Notte perfetta, la luna si alza tra i due crinali e il cielo è terso, ventoso dopo il temporale pomeridiano.

Illumina per quel poco che può ma mantiene forte la voglia di formare ombre,
lunghe, ben descritte e disegnate, ha in animo quell’intensa voglia riflettente.

Come sono importanti le ombre in fotografia, la luce del sole è fonte perfetta, senza uguali,
ombre nette, margini quasi scolpiti, inarrivabile luce puntiforme senza fastidiosi bordi,
senza albedo, bianco e nero.

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Foto: Andrea Basci, scattata a Chiuro (SO) il 26 settembre 2020

C’è poca attenzione per questi dettagli, sguardi attenti a osservare margini incisi
e le lunghe proiezioni nere.
Ombre inavvicinabili da qualsiasi altra sorgente luminosa.

Fiacche, sfumate e senza vita, ballo scomposto di elettroni pungolati da artifizi, senza dettagli e storie da raccontare,
spariscono con un con un tocco di dita.

La luna, parabola del sole, riflette come uno specchio la medesima luce,
come il sole, taglia e cesella ombre perfette, forme da guardare.

 

Poco considerata ma capace di magie alchemiche, nero su nero,
ombre che non bisogna rapire, non si fotografano,
si guardano sussurrando come quadri dove lo sguardo si perde nel broccato che avvolge gli occhi.
Cariche di forza e proiettate nella notte.
Capace di onde di marea possente, solleva i leggeri e velati teli dei pensieri più fondi,
tuffi in apnea.

È li che vedi l’identità di forme che ti accompagna passo passo, ti prende per mano.

Come specchio buio ti segue, costringe a pensieri che se ne andranno al mattino ma ti inchiodano ad altri che volano veloci nel fondo nel cielo a perlustrare nascondigli dimenticati,
cercando l’identità di tutti gli attori che recitano nel cuore e nell’anima.
Non si fotografa.

La si tiene a palpebre chiuse quella luce algida che su prati innevati dà il meglio di sé,
attrice sulla ribalta sul palcoscenico più importante,
svuota i colori e riempie gli occhi con ombre lunghe e profonde a riflettere sulle identità del mondo.
E sulla tua.
Ombra che nasce sotto i piedi e vola nel buio.


 Foto: Andrea Basci

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