Quando il fumetto fa male

da Cattivik a Dylan Dog passando per Satanik

di Luca Villa

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Cattivik

Una figura si muove nel buio della notte. La sua lugubre ombra compare e scompare tra le fioche luci della strada.

Non è un vampiro, di più. Non è Jack lo squartatore, di più. Lui è il genio del male, è CATTIVIK!
Avete presente quel personaggio tutto nero, a forma di pera con due occhi e una bocca gigantesca che sogghigna a 36 denti, il quale dovrebbe figurare come il male, ma un male, molto fisico, lo subisce sempre lui alla fine della storia? Cattivik è stato ideato da Bonvi (Franco Bonvicini) e Silver (Guido Silvestri) agli inizi degli anni ‘70. Cattivik è la parodia dei cattivi in nero dei fumetti italiani anni '60, tutti con la K.
Questo genere fumettistico nazionale vede in Diabolik l'apripista (1962), ma a seguire ne arriveranno molti altri. Il fumetto si distingue non solo per le diverse tematiche che tratta, totalmente staccate dai western o dalle storie di guerra del periodo, ma per il formato con cui si presenta, tascabile, utile per poter essere letto in viaggio e poi riposto nella tasca della giacca.

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Diabolik

Le sorelle Giussani creano il personaggio di Diabolik portando il cattivo al ruolo di protagonista principale della storia. Prima esisteva il buono, categoria eroe, qualifica ottenuta dopo aver sconfitto almeno un delinquente, normalmente molti di più. Diabolik è più ladro che cattivo e, quando è possibile e solo in caso di persone veramente pericolose, uccide.

Nella categoria malvagi metterei invece Satanik. Nel 1964 usciva il primo numero di Satanik e il suo titolo era «La legge del male». Ci sarà un motivo.
Satanik altri non è che Marny Bannister, una scienziata con il viso deturpato dalla nascita. Riesce, grazie a un composto chimico di sua creazione, a diventare una bellissima donna. La trasformazione ha però un risvolto negativo in quanto Marny Bannister acquisisce una forte malvagità sadica. Satanik non si pone problemi a uccidere chiunque intralci i suoi piani. Il suo fascino le permette di avere più uomini ai suoi piedi, i quali, una volta sfruttati, vengono eliminati.

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Satanik

Quindi Satanik, più di Diabolik o di Kriminal (altro personaggio, come Satanik, uscito dalle idee e matite di Magnus e Bunker) va contro quella morale che vuole il male sconfiggere, anzi sopprimere il bene. La serie a fumetti di Satanik durò 10 anni e furono realizzati 231 numeri. Terminò nel momento in cui passò la moda per il genere nero, da cui si salvò solo Diabolik, tuttora presente dal giornalaio.
Alcune storie furono censurate e in copertina il fumetto era siglato per adulti. Nella maggior parte dei casi il taglio della censura non avveniva per scene violente, bensì per nudità femminili, ancora poco digerite dal buon costume dell’epoca.

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Teschio Rosso

Torniamo indietro di qualche decennio. Il primo personaggio, in ordine cronologico, a infondere nel mio pensiero una profonda sensazione di male è Teschio Rosso, la rappresentazione della malvagità che l'ideale nazista stava diffondendo nel mondo e dal quale si era scatenata una seconda guerra mondiale. Teschio Rosso compare per la prima volta in Capitan America numero uno, pubblicato nel 1941. Nella prima copertina Capitan America sferra un pugno ad Adolf Hitler, colui che in quel momento rappresentava realmente il male nel mondo. Ma gli Stati Uniti alla data dell’uscita di quel fumetto non erano ancora in guerra con la Germania e quindi pensarono che fosse meglio utilizzare nella storia un nemico nazista di fantasia.

I suoi creatori, Joe Simon e Jack Kirby, dovevano fornire a Capitan America un cattivo di pari valore. Teschio Rosso ha un nome, Johann Schmidt, tedesco, addestrato direttamente da Hitler. Durante le sue missioni indossa una maschera rossa a forma di teschio, incutendo un forte terrore nei suoi avversari e dando rappresentazione visiva della sua malvagità.

captain america 7 cornoTeschio Rosso per i suoi scopi personali non si pone problemi a uccidere e lo fa anche grazie a una sua sezione militare denominata Hydra. Il personaggio di Teschio Rosso non ha una serie di fumetti propria e ancora oggi, a guerra mondiale conclusa oramai da tempo, è il nemico principale di Capitan America. A periodi alterni compare nelle storie del supereroe statunitense seminando morte e distruzione sulla Terra. La più recente pubblicazione è nella serie Collezione 100% della Marvel e il titolo è «Teschio Rosso: il male incarnato».

A metà degli anni Sessanta in Italia è possibile trovare nelle edicole i primi fumetti erotici. I primi giornalini sono molto casti e altamente vietati. Ma già l'evoluzione della società negli anni '70 fa saltare diversi tabù. Questo permette agli autori di rivedere il linguaggio pudico delle storie e ai disegnatori di utilizzare più tavole per la parte sessuale.

Jacula 512Infine i fumetti si spostano dal genere erotico a quello pornografico. Nascono serie comiche, i neri legati a temi quali la mafia, oppure fantasy collegati alle fiabe, riviste a loro modo, tutte ormai però senza più limiti: ecco i porno horror fantascientifici. Jacula o Sukia, benché vampire e personaggi di un fumetto erotico, poi pornografico, sono candide fanciulle ma in queste pagine la violenza è pari al male che si sviluppa nelle tavole delle due serie quali Terror Blu e Storie Blu. Soprattutto quest'ultima propone nei racconti personaggi umani e alieni violenti, di più, stupratori e torturatori. Alla fine del fumetto si perde il conto ed è più facile capire quanti sono quei pochi ancora vivi e tutti interi. Eppure le storie, in molti casi, grazie al genere fantascientifico e ai fumettisti, sono estremamente leggibili e i disegni ben realizzati. Purtroppo i cattivi lo sono anche troppo e lasciano dietro di sé tanti pezzi di cadavere e tavole dedicate a questa operazione di macelleria. Idem per la violenza che si perpetua su bellissime fanciulle (mai una bruttina).
storie blu 512Questa pornografia al servizio del male si prolunga per oltre cento numeri di Terror Blu e altrettanti di Storie Blu terminando definitivamente con l’avvento del fumetto pornografico.

Collezionisticamente parlando sono fumetti ancora oggi ricercati, i quali non possiedono rarità o particolarità da spuntare all’acquisto cifre a due zeri, ma non sono nemmeno recuperabili con uno o due euro come per tanti giornalini comuni di quel periodo. Negli anni '80 fa il suo ingresso tra i fumetti italiani un altro personaggio, il quale in breve tempo contende a Tex e Topolino il primato nelle pubblicazioni nazionali: è Dylan Dog. Investigatore privato a Londra, il viso di Rupert Everett, ha un aiutante decisamente comico di nome Groucho.
Dylan Dog è un detective dell'impossibile e nelle sue storie si trova a contatto con vampiri, lupi mannari, streghe, zombie, ecc. I classici personaggi del nostro immaginario del terrore. Eppure non è da lì che esce quella sensazione di male che ti agita nella lettura del fumetto. Loro sono personaggi prelevati dalla fantasia e come tali mancano di consistenza. Purtroppo è quando il male ha una natura più umana che colpisce. Così i fumetti di Dylan Dog che trattano violenze in ambito familiare o di guerra, sui minori, persone con problemi fisici o mentali, ecco, quelle storie lasciano una brutta sensazione, non si concludono con la lettura dell'ultima pagina, il fumetto va oltre dove pesca dalla realtà.

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Dylan Dog

Ho in mente le tavole di Lille Connolly, fidanzata di Dylan Dog in «Finché morte non vi separi», nel carcere inglese perché affiliata dell'IRA, la quale si lascerà morire di fame, dopo le violenze subite in prigione.
Così anche «Johnny Freaks», dove un ragazzo sordomuto viene portato alla morte dai suoi stessi genitori, i quali lo maltrattano e lo usano come cavia da laboratorio, facendo asportare parti del suo corpo, trapiantate sul fratello colpito da una grave malattia degenerativa.
Diversi fumetti di Dylan Dog trattano situazioni drammatiche, ci mostrano quel male nel quotidiano, dove l’orrore o l’impossibile passano in secondo piano. I primi numeri di Dylan Dog sono molto ricercati. È possibile però completare la collezione senza grosse spese grazie alle diverse ristampe realizzate.

Cattivik di tutto questo avrebbe detto «Brivido, terrore, raccapriccio!» prima di finire sotto un compressore di notte in pieno centro città, oppure morso dal ferocissimo cane misura chihuahua.

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Gianni Rodari

Gianni Rodari in una sua filastrocca, pubblicata nel libro «Le Nuove Filastrocche» (Rizzoli, 1968) scherza in rima con i cattivi del fumetto con la K, creando Lucìferik e chiude con una morale: «…ma il male che faccio io sta tutto in un libretto: il mio peggior delitto è appena appena un fumetto. Quelli che fanno il male sul serio e per davvero… non parlano mica a fumèttik. Fine del mistero».

 

 

 

Curiosità

Volete leggere fumetti a tema «il male»? Eccone una serie:

Batman 16 (Il male assoluto) - Brendon Speciale 5 (I segni del male) - Brendon 10 (Il riflesso del male) – California Out There 1 (Il male) - Cattivik (Il genio del male) – Collezione 100% (Il Teschio Rosso – il male incarnato) - Dampyr 63 (L'ombra del male) - Demon Hunter 34 (La forza del male) - Demoniak 8 (Il cervello del male) - De Sade 98 (Il rito del male) - De Sade 103 (Più forte del male) – L’incredibile Devil 28 (Gli emissari del male) - Diabolik XXXVII 3 (La luce del male) - Diabolik XLVI 4 (I fiori del male) – Dragonero 8 (Il fascino del male) - Dylan Dog 51 (Il male) - Dylan Dog 351 (In fondo al male) - Dylan Dog Albo Gigante 9 (L'esercito del male) – Ultimate Elektra (Il prezzo del male) - Eroica 278 (Il culto del male) – Fantomax (Non temerai altro male) – Garulfo (Di male in peggio) - Goldrake 107 (Oh, che male mi fa dottore!) - Goldrake 141 (Roma male) - Il Montatore 104 (Gente bene molto male) - Isabella 95 (Genio del male) - Johnatan Steele 32 (Il discepolo del male) – Julia 199 (Il male d’Africa) - Justice League America 2 (Sopravvissuti al male) - Lando 72 (Oh! Che male in ospedale) - Lando 166 (Ahi che male al pisello farlo andare sul cammello) - La Professionista 51 (Il male del somaro) – Lazarus Ledd 37 (L’ombra del male) - Legs Weaver speciale 7 (La signora del male) - Lo scheletro 11 (I fiori del male) - Lucifera 22 (Il bene mi fa male) - Lucifera 23 (Il male alla riscossa) - Lucifera 70 (Sia gloria al male!) - Lucifera collezione 9 (Quando il male trionfa) – Il Male – I quaderni del Male (Andrea Pazienza) - Martin Hel 2 (Il male) - Martin Mystere 61 (Il genio del male) - Martin Mystere 218 (L'essenza del male) - Martin Mystere Albo Gigante 10 (L'angelo del male) – Marvel Mix 87 (I signori del male) - Mister No 92 (Lo spirito del male) - Mister No 218 (Gli adoratori del male) - Nick Raider 138 (I figli del male) - Orfani - Juric 1 (Il fiore del male) - Playcolt 10 (I bianchi fulmini del male) – I Ribelli (La perfezione del male) - Samuel Sand 1 (Il genio del male) - Satanik 1 (La legge del male) – Shazam (La società dei mostri del male) – Silver Surfer 16 (Il male che striscia nello spazio) - Storie Nere Gigante 3 (Regina del male) - Storie Nere Gigante 94 (Il 13 porta male) – Strega 4 (Le porte del male) - Tex 504 (Il covo del male) – Tex Almanacco del West 2011 (La città del male) - Ultimates 25 (L’asse del male) - Ulula 12 (La bambola del male) - Vampirissimo 3 (Il vortice del male) – I Vietatissimi 1 (Il trionfo del male) - Zagor 247 (L'orda del male) - Zagor 570 (Il segno del male) - Zagor 601 (La progenie del male) - Zona X 14 (I signori del male) - Super Zora 26 (Nemico del male).

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