La paura del mostro

... quella che non insegnano ai bambini

di Gina Grechi

frankenstein 1920

Frankenstein

Posto che TUTTI abbiamo paura di qualcosa, vi siete mai chiesti di cosa abbiano paura i mostri?

Puoi leggere l'articolo oppure ascoltare la voce dell'autrice


Ebbene, io credo che i mostri abbiano paura di guardarsi allo specchio! Vecchiaia e morte, non sono niente a confronto della disperata sorpresa che devono affrontare le 'creature del buio', dopo essersi viste per la prima volta e aver scoperto 'come appaiono', realmente, agli occhi  del mondo. Dopodiché il gioco è fatto: non resta che adeguarsi! Si è mai sentito di un 'mostro mostruoso' che regala caramelle ai bambini?

Sarà per questo che, quando ero ragazzina, cercavo di immergermi nella quotidianità di 'solitudini' come Frankenstein, Dracula il vampiro, Godzilla, Polifemo... Li sapevo tristi, abbattuti, desolati e poi arrabbiati, inquieti, confusi. La gente li voleva potenti, ma abbandonati a loro stessi. Per una breve ma intensa fase della mia vita, pensai di laurearmi in psicologia e specializzarmi nell'ascolto degli 'esseri orribili'. Già mi immaginavo, taccuino alla mano, concentrata sulle parole del Lupo Mannaro che, a fine seduta, recitava «Alla luna» di Leopardi con voce soave e si convertiva definitivamente al vegetarianismo. Se lo Sgranocchione Vomitafuoco, poi, si fosse presentato al mio studio, avrei dato del filo da torcere a Roald Dahl, costringendolo a riscrivere 'Minipin' e a trasformare l'orco in questione, in un benefattore dei piccoli abitanti della Foresta del Peccato.

Perché tutti hanno il diritto di essere visti per ciò che non sempre si vede!

lupo mannaro 1920

Il licantropo, detto anche lupo mannaro o uomo lupo

Crescendo ho abbandonato la strada di Freud; ho scoperto che esistono 'i mostri dei grandi', quelli che fanno davvero paura, quelli che non temono di guardarsi allo specchio, quelli che vivono nella realtà e non soltanto nella fantasia dei bambini, ma adesso non ho voglia di parlare di loro. Dilettandomi nell'esercizio della scrittura, ho inventato babau e streghe dall'aspetto ripugnante e dal cuore tenero, per insegnare ai miei figli che «l'essenziale è invisibile agli occhi» e ricordare loro che «Il mostro è crudele»! «Il mostro è raccapricciante!» «Il mostro è abominevole»... ma, se lo osservi bene, «l'unica cosa evidente», come recita Samuele Bersani in una suggestiva canzone, «l'unica cosa evidente… è che il mostro ha paura».

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