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La magia
editoriale | Mago o tecnico informatico?
Che la magia sia definita «presunta capacità» la dice lunga sul nostro moderno grado di scetticismo.
Un discorso serio sulla magia può esser fatto solo se la stessa viene collocata storicamente nell'evoluzione del pensiero e delle pratiche (filosofiche-filosofali) umane.
I vostri avi la chiamavano magìa e voi la chiamate scienza. Io provengo da un luogo dove sono la stessa cosa.
(dal film Thor)
«Giocare con semplicità è giocare velocemente». «Difesa: non più di trenta goals! Attacco: più di 100 goals!». «Classe + Preparazione atletica + Intelligenza = Scudetto».
Nastro di Möbius, foto: Di David Benbennick
Credi nella magia, la vedi, la percepisci o la senti. E possiedi ancora anche da adulto, la capacità di vedere, percepire e sentire come quando eri bambino.
di Andrea Basci (testo e scatti)
Che ci vuole?
Un temperino rosso e affilato in tasca e una passeggiata lungo il fiume.
Il primo sambuco è mio ed è il momento, i ritmi rimbalzano come palle da biliardo e lente si infilano nelle buche.
Nulla è più distante dall’essere mago dell’esercizio della medicina moderna. Nel sentire comune, al medico vengono imputate capacità che lo rendono simile ai discendenti di Merlino, quando da uno stato di grave malattia egli ottenga un esito favorevole.
di Luca Conca
Quando ho visto tra le opere letterarie di Mario Soldati il titolo «Storie di spettri», ho subito pensato ad un errore o peggio a una furba ristampa.
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